Obblighi dei lavoratori nella sicurezza sul lavoro
Chi è il lavoratore? Il lavoratore secondo il Testo unico sulla sicurezza è questo: “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito ell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari”.
Definizione chiara, alla quale bisogna equiparare a detta di legge: il socio lavoratore di cooperativa o di società, l’associato in partecipazione, il soggetto che beneficia di tirocini formativi e di orientamento, l’allievo di università, istituti di formazione e corsi di formazione professionale.
Migliaia, milioni di individui quindi. Ma quali sono gli obblighi di queste persone per quanto riguarda la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro? È l’articolo 20 del D.Lgs 81/08 a chiarirli. Innanzitutto ogni lavoratore deve prendersi cura della salute di se stesso e dei suo colleghi, considerando la potenziale pericolosità di sua azioni poco consone. Poi ovviamente debbono osservare tutte le misure di sicurezza approntate dal personale preposto, utilizzare in maniera corretta DPI e attrezzature da lavoro, segnalare eventuali e sopraggiunti rischi, pericoli e lacune, non compiere azioni e manovre che non siano di propria competenza, partecipare alla formazione e sottoporsi ai controlli previsti dalla sorveglianza sanitaria.
Questo vale sia per i dipendenti di aziende principali che per quelli delle aziende in appalto, in quanto “I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto”.